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2 Casi per emettere fatture intracomunitarie con iva esposta

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Le fatture intracomunitarie con iva esposta andrebbero emesse in alcuni casi molto rari, a dir poco eccezionali. Prima di affrontare le situazioni specifiche in cui sorge l’esigenza, è bene fare chiarezza sul significato esatto della parola “intracomunitario”.

Le fatture intracomunitarie per Legge, farebbero riferimento a quelle operazioni di vendita conseguite da alcuni scambi che si verificano tra differenti Paesi, ma entrambi membri dell’UE (Unione Europea). Ciò avviene tra soggetti cosiddetti “passivi IVA”.

2 Casi in cui emettere fatture intracomunitarie con iva esposta

Logicamente parlando, le operazioni di vendita intracomunitarie non sarebbero soggette all’IVA, soltanto per il paese che si occupa della vendita, bensì soltanto di colui che acquista, ovvero lo stesso a cui sono destinati i beni e servizi.

Di ciò non si tiene conto nel momento in cui si la stessa azienda si occupa del trasferimento beni di sua proprietà. Indipendentemente che sia da tra due paesi membri (seppur diversi) dell’Unione Europea, tale operazione rientrerebbe in ogni caso nell’esercizio di impresa.

L’ultimo caso in cui si può parlare di fatture intracomunitarie con iva esposta comprende l’introduzione di merce in conto deposito. Nello specifico si tratta di un deposito effettuato verso un operatore italiano, conseguito da un Paese dell’Unione Europea differente da quello a cui è destinato.

Approfondendo l’argomento potremmo citare un caso specifico di merce in conto deposito, definendolo sotto il suo gergo tecnico, consignment stock. Si tratta di una operazione che consentirebbe al fornitore, di ottimizzare la propria gestione delle scorte, inviando la merce presso il deposito del suo cliente.

L’alternativa a quanto scritto, è che il cliente ossa affidarsi persino ad un deposito gestito da terze parti, a patto che a quest’ultimo lo stesso fornitore principale possa accedervi senza vincoli e ritirare la merce in qualsiasi momento.

Fatture intracomunitarie con iva esposta erronee: cosa fare?

I casi in cui possono esser emesse erroneamente delle fatture intracomunitarie con iva esposta sono due (quelli più comuni). Nel primo caso il fornitore potrebbe non essere a conoscenza della normativa che regola l’IVA sulla sua territorialità.

Nel secondo caso ci potrebbe essere una assenza di allineamento tra le normative che regolano l’IVA estera e quella nazionale.

Indipendentemente dalle fatture intracomunitarie con iva esposta erronee, il cliente che ha ricevuto quest’ultima, deve sapere e ricordare, che non è esonerato dall’applicazione dell’IVA del documento (la fattura).

Questi sono gli unici casi per emettere fatture intracomunitarie con iva esposta.

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