Comprendere come coltivare delle piante autofiorenti in vaso outdoor è indispensabile per la loro riuscita. Durante i primi tempi in cui se ne parlava, i più esperti pensavano che fosse una pratica impossibile da compiere o comunque, era piuttosto svalutata e pensata solo per i “principianti”.
Con il trascorrere del tempo però, le cose cambiarono. La coltivazione outdoor in vaso ha dimostrato persino, che comporta maggiori benefici rispetto alla tradizionale pratica “indoor”. Ma quali sono gli step da compiere per favorire la crescita di queste piante indipendentemente dal periodo di illuminazione? (Fotoperiodo).
Coltivazione di piante outdoor in vaso: partiamo dalle basi
Nonostante sia possibile usufruire della coltivazione di piante outdoor in vaso per tutto l’anno, al di là del fotoperiodo, è estremamente importante tenere in considerazione tali fattori:
- Non esporre la pianta a temperature troppo calde e neppure gelide.
- Fa sì che i raggi solari arrivino alla pianta per circa 10 ore consecutive
- Evitare vasi di color nero per non attirare troppo il sole.
Dunque, sarà indispensabile pianificare la piantagione all’aperto in base a fattori quali: clima, quali sostanze nutritive iniettare, come difenderla eventuali parassiti e vi è possibilità di tenerla sotto controllo o meno.
Come coltivare piante autofiorenti in vaso e all’aperto in 4 mosse
- Germogliazione: per eseguirla gran parte dei coltivatori, fanno germogliare i semi della pianta Cannabis Ruderalis con il metodo noto come tovagliolo di carta. In alternativa, si possono mettere dei semi all’interno di un bicchiere con dell’acqua. L’importante è evitare il trasferimento da vaso piccolo a quello grande.
- Vaso capiente: per coltivare le piante autofiorenti all’aperto, va ricordato di scegliere un recipiente abbastanza capiente e che non limiti la crescita di quest’ultime. La dimensione ideale va dai 7 ai 15 litri.
- Quali sostanze nutritive scegliere e innaffiatura: l’irrigazione delle piante outdoor in vaso dev’essere equilibrata, quindi, né troppo scarna e neppure abbondante. La somministrazione delle sostanze nutritive è indispensabile, le dosi suggerite sono ½ o ¾.
- Momento del raccolto: quest’ultima fase è importantissima. La maturazione delle piante autofiorenti può avvenire tra 50, 60 o in alcuni casi, 80 giorni. La raccolta si inizia quando i pistilli (le strutture notevolmente filamentose) da bianche diventano marroncini. Infine, quando i tricomi da trasparenti cominciano ad avere un colore un po’ lattiginoso, fino a passare all’ambrato.
Tuttavia, l’ultimo suggerimento riguardo la coltivazione delle piante autofiorenti in vaso e outdoor, riguarda l’allontanamento di parassiti. Porre molta attenzioni a quelli che potrebbero attaccare tali ceppi di Cannabis Ruderalis.