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Gli attacchi di panico notturni sono spaventosi.

Sei sdraiato a letto, nel buio della tua stanza. C’è silenzio intorno, nessun rumore turba la tranquillità del tuo sonno.

Eppure, all’improvviso, ti svegli di soprassalto.

Il cuore accelera i battiti, corre all’impazzata, come se volesse uscire dalla cassa toracica. Te lo senti in gola. Un sudore gelido ti sale lungo la schiena, incollandoti alle lenzuola. Il respiro si fa affannoso, affaticato, corto e irregolare. Cerchi di prendere aria, riempiendoti i polmoni di ossigeno. Ma per quanto ti sforzi, senti che stai soffocando.

È come se un peso ti opprimesse il petto, impedendoti di respirare.

Il panico sta prendendo il sopravvento e tu non sai come arginarlo.

Vorresti capire cosa sta accadendo, concentrarti. Ma la tua mente continua a vagare, in preda a un turbinio di pensieri negativi, sempre più catastrofici. Ti senti fuori controllo, sul punto di impazzire.

Ondate di paura ti assalgono.

Il tempo si dilata all’infinito, mentre l’attacco di panico raggiunge il suo picco, l’apice estremo del terrore. Pensi che non finirà mai, ti convinci che stai per morire così, nel cuore della notte, nel tuo letto.

E, invece, nel giro di una manciata di minuti, quelle sensazioni orribili cominciano a scemare. Il battito cardiaco torna regolare, anche se ancora rapido, il respiro si fa più libero.

Torna la calma, insieme a una grande spossatezza. Le tempesta emotiva della crisi notturna ti ha sconvolto completamente, prosciugando tutte le tue energie.

Quando ormai arriva il mattino, tutto è passato. Ma dentro di te porti un’immagine che fatichi a cancellare, anche se la luce ha ormai rischiarato ogni angolo della stanza.

Non è stato soltanto un brutto sogno.

E temi che quell’esperienza tremenda possa ripetersi di nuovo.

In questo articolo esploreremo insieme le cause degli attacchi di panico notturni, la connessione tra questo disturbo d’ansia e i disturbi del sonno e ti suggeriremo approcci terapeutici e strategie di gestione del problema.

Perché ho gli attacchi di panico di notte? Cause delle crisi notturne di panico

Le cause degli attacchi di panico notturni sono complesse e variabili da individuo a individuo. Ciascuno di noi, infatti, ha caratteristiche personali e vissuti che possono favorire l’esplosione di queste crisi durante il sonno.

In generale, gli attacchi di panico possono essere descritti come una  risposta di ansia improvvisa e intensa, scatenata da una varietà di fattori. Alcune delle cause comuni includono elevati livelli di stress, traumi passati non elaborati, squilibri chimici nel cervello e condizioni mediche sottostanti, come l’ipertiroidismo.

Diversi studi sottolineano anche la presenza di una predisposizione genetica tra i fattori che favoriscono l’insorgenza degli attacchi di panico, con episodi anche notturni.

Anche lo stile di vita ha un’incidenza nell’insorgenza di attacchi di panico e disturbi del sonno.

Bere troppi caffè, assumendo quantità enormi di caffeina, consumare alcolici, fumare e mangiare in modo sregolato, senza seguire una dieta equilibrata, sono tutte abitudini scorrette che possono contribuire a scatenare e sostenere queste problematiche.

Per approfondire il legame tra alimentazione e ansia ti suggeriamo di leggere questo interessante articolo.

Ansia, attacchi di panico e insonnia

L’insonnia è uno dei disturbi del sonno più comuni associati agli attacchi di panico.

Un forte stato d’ansia può interferire con il sonno, rendendo più difficile addormentarsi o mantenere un sonno profondo e rigenerante a causa dei continui risvegli notturni.

Durante un attacco di panico, infatti, l’ansia e i sintomi fisici associati, come la respirazione affannata e il battito cardiaco accelerato, possono rendere difficile rilassarsi e raggiungere uno stato di calma necessario per il sonno. Inoltre, la paura di sperimentare un attacco di panico mentre si sta dormendo può aumentare l’ansia anticipatoria, causando ulteriori difficoltà nell’assopirsi.

In sostanza, il turbamento che proviamo ci impedisce di riposare in modo adeguato e di recuperare le energie per affrontare la giornata.

L’incapacità di dormire adeguatamente può aumentare i già elevati livelli di ansia e creare un ciclo vizioso in cui l’ansia provoca insonnia e i problemi di sonno alimentano ulteriormente l’ansia.

Ciò favorisce una cronicizzazione del disturbo, che incide pesantemente sulla nostra quotidianità.

Ci sentiamo sempre stanchi, abbiamo difficoltà a ragionare e concentrarci. Siamo sempre sull’orlo della crisi, irascibili, fortemente irritabili.

Attacchi di panico notturni: cosa fare

Per gestire gli attacchi di panico notturni sono disponibili diversi trattamenti che consentono di superare le crisi e migliorare la qualità del sonno.

L’approccio terapeutico raccomandato è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che mira a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti negativi associati agli attacchi di panico.

Questa forma di terapia può essere particolarmente utile nel fornire strategie specifiche per gestire l’ansia notturna e affrontare gli attacchi di panico durante il sonno.

Se stai cercando uno psicologo a Roma Prati per attacchi di panico, ti suggeriamo di rivolgerti ai professionisti del Centro di psicoterapia Il Filo di Arianna, psicologi e psicoterapeuti che possono aiutarti non soltanto a comprendere le ragioni del tuo malessere ma anche accompagnarti in un percorso che ti permetta di riappropriarti della tua serenità, superando il disturbo e riconquistando un riposo tranquillo.

Durante le sedute di psicoterapia potrai apprende una serie di tecniche di rilassamento, che possono risultare di grande efficacia nella gestione degli attacchi di panico notturni. Si tratta di metodi che permettono di calmare il corpo e la mente, promuovendo un sonno più tranquillo e riducendo l’ansia. Tra di essi troviamo.

  • la respirazione profonda
  • il rilassamento muscolare progressivo
  • la meditazione
  • lo yoga

Apportare modifiche allo stile di vita può essere altrettanto importante per scongiurare le crisi e tornare a dormire bene. Mantenere una routine regolare di sonno e veglia, evitare sostanze stimolanti come la caffeina e l’alcol prima di coricarsi, creare un ambiente di sonno confortevole e favorire una pratica regolare di attività fisica sono tutte ottime abitudini da inserire nella propria routine quotidiana, capaci di contribuire a migliorare la qualità del sonno e a ridurre l’incidenza degli attacchi di panico notturni.

Farmaci per gli attacchi di panico notturni

Se ti stai domandando se esistono farmaci contro l’ansia e per gestire gli attacchi di panico (diurni e notturni), la risposta è sì, ci sono delle terapie farmacologiche efficaci.

Le molecole più utilizzate per questo genere di disturbi sono le benzodiazepine e gli antidepressivi, spesso somministrati in combinazione tra di loro.

Tuttavia, dobbiamo sottolineare che, prima di assumere qualsiasi farmaco, è bene rivolgersi a un professionista che possa valutare la situazione, effettuare una diagnosi e prescrivere la cura più adeguata al problema manifestato.

Inoltre, è necessario sottolineare che gli psicofarmaci non sono la soluzione definitiva agli attacchi di panico, anzi.

Queste sostanze intervengono soltanto sui sintomi, alleviandoli ma non permettono di risolvere il disturbo. Inoltre, l’assunzione di alcune molecole per periodi prolungati può dare luogo a dipendenza e favorire il mantenimento del disturbo.

Per non parlare degli effetti collaterali legati alla brusca interruzione della terapia come ci insegna il recente caso di Fedez, che ha raccontato di aver sperimentato un effetto rebound dopo aver smesso di prendere un antidepressivo che gli era stato prescritto.

Pertanto, sebbene la terapia farmacologica possa essere utile nei casi più gravi per ottenere un certo sollievo, il modo migliore per affrontare gli attacchi di panico notturni è sempre quello di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato che possa fornire un sostegno qualificato per affrontare il panico.

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