Conoscere le migliori soluzioni per la coltivazione di piante autofiorenti outdoor in vaso consente di ottenere un risultato nettamente superiore rispetto a quello desiderato. La loro tipologia deriva dall’incrocio con la Cannabis Ruderalis, ovvero in italiano la cosiddetta “pianta di canapa ruderale”.
La coltivazione outdoor in vaso richiede un processo più lungo, ma con i giusti consigli si potrà ottenere un vantaggio non indifferente. Chiaramente, rispetto al metodo indoor, lo svantaggio è legato alle maggiori tempistiche, legate a sua volta ai cicli di luce irregolari con il metodo outdoor.
5 Soluzioni per favorire la coltivazione di piante autofiorenti outdoor
Data la grossa differenza tra la coltivazione di piante autofiorenti outdoor e indoor, è opportuno sottolineare 5 soluzioni e trucchi che favoriranno la buona riuscita senza riscontrare alcuna delusione.
- Temperature minime e massime: per favorire la crescita delle piante autofiorenti, esse non dovranno mai esser sottoposte a dei gradi centigradi inferiori a 12 e massimo 30. Per una migliore cautela suggeriamo l’uso di strutture composte da plastica rimovibile o teloni.
- Luce solare diretta: si suggerisce una esposizione del vaso tendenzialmente verso Sud, i cui raggi del sole dovrebbero colpire le piante autofiorenti per almeno 10 ore giornaliere.
- Ancoraggio: in gergo tecnico sono anche noti sotto il nome di tutoraggio. Ovvero dei sostegni in materiale bambù o legno, che aiutano e guidano la pianta in una corretta crescita. In alcuni casi, tali strutture sono reperibili anche in metallo.
- Vieta l’ingresso ai parassiti: prevenire un attacco di possibili insetti alle nostre piante autofiorenti outdoor in vaso, è indispensabile per la loro salute. Per farlo si possono introdurre delle piante benefiche come melissa, basilico, aneto oppure animali predatori come vespe e coccinelle che penseranno ad ucciderli. Per evitare l’attacco da parte di animali di grossa taglia come gatti o uccelli, sarebbe bene installare dei recinti o delle reti in metallo.
- Acqua maggiormente filtrata: in uso domestico è oramai utilizzato il processo ad osmosi inversa, con cui si riesce ad avere un controllo superiore riguardo la presenza di minerali. Utile per favorire la buona coltivazione delle piante autofiorenti outdoor in vaso, che non a caso amano in modo particolare le piogge.
Seguendo alla lettera questi 5 consigli, vi è la piena dimostrazione che tali piante autofiorenti possono essere coltivate e la loro crescita è omogena, indipendentemente dalle ore di luce e quindi dal fotoperiodo da cui dovrebbero dipendere per fiorire.