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Self-publishing: cos’è, come funziona e diritti d’autore

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Sono lontani i tempi in cui, per vedere pubblicato il proprio libro, era necessario inviare decine di email a case editrici più o meno conosciute.

Da qualche anno, infatti, il trend è quello del self-publishing, ovvero dell’auto pubblicazione di racconti, poesie o romanzi, senza l’aiuto e il supporto di una casa editrice.

Una vera rivoluzione resa possibile dalla nascita di diverse piattaforme digitali e di siti che permettono, appunto, agli scrittori di vedersi materializzare i propri sforzi letterari.

Attraverso le piattaforme specializzate in questo settore, come Youcanprint, è possibile inoltre commercializzare le proprie opere.

I libri creati in questo modo possono essere acquistati direttamente sui numerosi store online, ma anche attraverso il servizio di librerie tradizionali che inoltrano l’ordine di stampa alla piattaforma di self-publishing.

L’autore dell’opera può tranquillamente acquistare alcune copie del proprio libro per promuoverlo e venderlo in caso di partecipazione a manifestazioni ed eventi culturali.

Come funziona il Self-publishing

Il primo passo per la pubblicazione del proprio libro, è l’iscrizione su uno dei siti presenti in internet e che si occupano di self-publishing.

Una volta effettuata la registrazione, è necessario caricare per intero la propria opera e, successivamente, indicare il prezzo e i canali di vendita.

Il self-publishing nasce per dare agli autori di poter pubblicare in modo autonomo i propri scritti senza dover affrontare i costi spesso richiesti dalle case editrici.

L’unico costo che l’autore, nel caso del Self-publishing, è dunque quella relativa all’eventuale stampa e acquisto di copie personali da vendere personalmente o da regalare ai propri cari.

Il libro quindi, in questa maniera, non è più un semplice oggetto di consumo, ma diventa l’espressione del talento e della creatività dell’autore.

Self-publishing e diritti d’autore

Un altro aspetto che spinge molti autori, soprattutto quelli in erba, a preferire l’auto-pubblicazione, è quello relativo a come curare la tutela dei diritti d’autore.

Nel caso del self-publishing, infatti, il realizzatore dell’opera non è obbligato a cedere i diritti di sfruttamento commerciale dei contenuti pubblicati.

L’autore, a differenza di quando si stringono rapporti con una casa editrice, conserva l’intero controllo creativo dell’opera, oltre che il copyright e i diritti di sfruttamento commerciale.

Da lui, inoltre, dipendono tutti gli aspetti che riguardano il marketing, la promozione e la distribuzione dell’opera.

Va detto, però, che alcune piattaforme mettono a disposizione diversi servizi per favorire la distribuzione del libro pubblicato.

Perché scegliere il Self-publishing

I motivi spiegati finora fanno capire come mai il self-publishing sia diventato così popolare, soprattutto tra gli autori esordienti.

Per le persone che si affacciano per la prima volta al mondo della letteratura, ma anche per quelle più esperte, non è infatti sempre facile ottenere un contratto con una casa editrice.

Quando questo capita, inoltre, le case editrici chiedono spesso una somma di denaro per la stampa e la distribuzione: cifre che non tutti possono ovviamente affrontare.

Il metodo del Self-publishing ha quindi permesso a tutti gli scrittori, con un’opera nel cassetto, di poter pubblicare il proprio libro senza spese collaterali e di poter anche guadagnare qualcosa dalle vendite.

Un modo democratico e rivoluzionario che, se da una parte ha tolto molto potere alle case editrici, dall’altra sfrutta il desiderio delle persone di avere una società più equa e con meno limitazioni.

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