Le ceramiche vengono ampiamente utilizzate nell’ambito dell’edilizia. Attualmente si assiste ad una sempre più ampia espansione nell’uso di questi materiali. Infatti sono sempre di più coloro che ne apprezzano le caratteristiche, sia dal punto di vista tecnico che per quanto riguarda l’estetica.
È proprio per queste caratteristiche che le ceramiche possono avere ampie possibilità di utilizzo. Soprattutto oggi vengono utilizzate le piastrelle in ceramica fra i materiali più noti per rivestire pareti e pavimenti tanto che aziende leader europee come l’italianissima Ceramiche Piemme ha realizzato collezioni di mattonelle con effetto materico simulando il legno, il marmo, il cemento e la pietra come quelle che vedete nella foto.
Ma quali sono le caratteristiche essenziali delle ceramiche e come possiamo suddividere questi materiali in base alle tipologie? Ecco una guida che può rispondere a questi dubbi.
Come si ottiene la ceramica
L’ingrediente principale delle ceramiche è costituito dall’argilla. È proprio in base alla tipologia dell’argilla che si differenziano il colore e la qualità delle piastrelle. In generale comunque possiamo dire che l’argilla è soltanto il materiale di base, visto che la ceramica vera e propria, come risultato finale, si ottiene proprio dalla miscelazione di diversi elementi.
Oltre all’argilla infatti troviamo quarzi, caolini e feldspati, oltre alla presenza di acqua e di additivi. Proprio in base al risultato che si vuole ottenere, questi ingredienti vengono mescolati in proporzioni differenti. L’impasto che riusciamo ad ottenere attraverso il mescolamento di tutti gli ingredienti di cui abbiamo parlato, per trasformarsi in ceramica vera e propria, deve essere sottoposto ad un processo di essiccamento.
Infine l’impasto deve essere cotto in forno. In questo caso le temperature possono variare. Comunque sono sempre molto alte, infatti superano solitamente i 900 gradi. Cambia il risultato finale anche in base all’argilla che viene utilizzata. Infatti non tutti sanno che esistono differenti tipologia di argilla, che si distinguono per la quantità di sabbia contenuta.
In generale possiamo distinguere tra due tipologie principali. La prima è costituita dall’argilla bianca, che proviene dal Nord Europa ed è quella più pregiata. La seconda è rappresentata dall’argilla rossa, che è tipica dell’Italia e della Spagna. Questa è meno pregiata e quindi costa di meno.
Le tipologie di ceramica e delle piastrelle
Anche le tecniche di produzione influiscono sulle tipologie di ceramiche che possiamo ottenere e sul tipo di piastrelle che si possono realizzare per rivestire pavimenti e pareti. La piastrella può essere composta da un solo strato oppure da due strati. In quest’ultimo caso di solito si aggiunge uno strato superficiale di smalto, per dar vita alle cosiddette piastrelle smaltate, dall’importante qualità dal punto di vista estetico.
La base della ceramica può variare di molto in base alle tipologie proprio dei materiali che vengono utilizzati. Il supporto delle piastrelle può essere bianco o rosso, a seconda del tipo di argilla che viene utilizzata per la produzione. Inoltre si ottengono mattonelle più o meno porose o più o meno compatte e questo può influire sul loro grado di impermeabilità o sulla loro maggiore o minore resistenza agli urti.
L’impasto della ceramica può essere diverso anche in base alla tecnica di produzione. In questo senso possiamo distinguere tra pressatura ed estrusione. Con la pressatura l’impasto viene compattato tramite delle presse che agiscono ad alta pressione. In questo modo possiamo ottenere le piastrelle monocottura, bicottura e il gres porcellanato, per le cui caratteristiche puoi seguire quanto è riferito qui. Nell’estrusione l’impasto viene fatto passare attraverso delle fessure. È il processo tipico che consente di ottenere il cotto.
In ogni caso la ceramica, di qualunque tipologia essa sia, si caratterizza per varie proprietà, come la bassa conducibilità termica, la grande resistenza all’usura e allo sporco. Le ceramiche hanno un’elevata resistenza e durezza e si contraddistinguono per il loro alto grado di impermeabilità. Possono resistere alle più alte o basse temperature e garantiscono un’effettiva durabilità nel corso del tempo.