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Plagio: quando scatta e a cosa fare attenzione

musicista

Si parla di plagio quando qualcuno si appropria, senza averne alcun diritto, di un’opera appartenente a un’altra persona.

Il plagio rappresenta la forma più conosciuta di violazione della normativa sul copyright e riguarda tutta una serie di settori come, ad esempio, quello musicale e letterario.

È importante specificare che per essere accusati di plagio, e quindi suscettibile di sanzioni, è sufficiente copiare solo una parte e non la totalità dell’opera in questione.

Per evitare un’accusa di plagio, che può portare addirittura a una denuncia penale, è quindi importante sapere quali sono i comportamenti da evitare assolutamente.

Per quanto riguarda, invece, gli autori delle opere è giusto sottolineare che il diritto d’autore andrà tutelato in modo efficace per non veder compromesso il proprio lavoro.

Ecco alcuni casi in cui si può parlare di plagio.

Tesi di laurea

La tesi di laurea, nella stragrande maggioranza dei casi, si redige grazie alla lettura e allo studio di altri testi che trattano di quello specifico argomento.

La buona consuetudine che si rispetta è quella di citare le fonti originali, ma ciò non protegge in alcun modo da un’eventuale accusa di plagio.

Nel momento in cui si scrive una tesi di laurea, per evitare il plagio, è importante che il lavoro porti a conclusioni proprie anche partendo da altri riferimenti e citazioni.

Si parla di plagio, al contrario, quando il testo è una mera unione di brani presi da altre pubblicazioni esistenti senza nessuna traccia, appunto, di originalità.

Traduzione

Effettuare la traduzione di un testo in una lingua che non sia l’italiano, senza possederne le necessarie autorizzazioni, rappresenta una forma di plagio.

Allo stesso modo è plagio quando si traduce l’opera di un autore straniero se ovviamente non si è in possesso dei permessi.

Canzone

A chiunque è capitato di ascoltare una canzone alla radio è di collegarla immediatamente alla melodia di un’altra canzone ascoltata in precedenza.

I casi di plagio musicale sono più frequenti di quanto si possa pensare per il motivo che, essendo solo sette le note musicali, è molto alta la probabilità che ci siano assonanze tra una canzone ed un’altra.

Ma quando si può parlare di plagio?

Un plagio musicale, a differenza di quanto accade ad esempio per un testo letterario, non è mai facile da individuare e riconoscere tanto che, durante i processi, i giudici devono spesso rivolgersi a consulenti tecnici per arrivare a un verdetto.

È da sottolineare è che il palagio non si ha solo in presenza di un ritornello uguale, ma sono tante le caratteristiche che vengono prese in considerazione dei due brani.

Il plagio può essere individuato quindi grazie all’analisi dell’armonia, della melodia, della timbrica e dell’arrangiamento.

Cover musicale

Restando in ambito musicale, è interessante anche il caso delle cover musicali che si fanno solitamente per rendere omaggio a un altro artista.

Le cover possono essere sia la riproduzione fedele del brano originale, come nel caso delle tante cover band che si esibiscono dal vivo, o presentare alcune variazioni.

Nel primo caso, è necessario corrispondere alla Siae (o a chi ne gestisce i diritti d’autore) quanto richiesto per ottenerne la licenza e poter riprodurre la canzone originale.

Se invece si intende mettere mano all’originale, cambiandone alcune parti, i permessi vanno richiesti all’editore della canzone, il quale ha il diritto di vietare che questa venga rielaborata e offerta al pubblico.

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